RIFUGI FACILI IN VAL SERIANA

Rifugi facili da raggiungere anche con bambini.

Se avete letto il nostro articolo TREKKING IN VAL SERIANAPERCORSI TREKKING VALSERIANA e vorreste avvicinarvi a Rifugi di alta quota che non richiedano eccessivo allenamento e che abbiano tempi di percorrenza non troppo elevati, con questo nostro nuovo articolo vorremmo proporre 11 facili itinerari che con poco più di un’ora di cammino vi condurranno sino a insaspetati panorami di alta montagna.

Tutti i percorsi elencati possono essere tranquillamente effettuati anche da bambini da 5 anni in su.

Allo stesso modo buona parte di questi itinerari possono essere percorsi  anche in veste invernate con l’ ausilio di ciaspole o ramponcini, altri itinerari specifici sono disponibili nell’ articolo PERCORSI CON CIASPOLE IN VAL SERIANA. Se poi l’ allenamento non vi manca, potete ambire più in alto leggendo l’ articolo RIFUGI IMPEGNATIVI IN VAL SERIANA.

Prima di tutto vorremmo ricordare che tutti i percorsi descritti devono essere affrontati con un’adeguata attrezzatura, senza sottovalutare i rischi legati alle condizioni meteorologiche, senza sopravalutare le proprie condizioni fisiche, nel rispetto dei percorsi segnalati, delle altre persone che vivono la montagna come voi ma anche dei soccorritori che spesso vengono chiamati per interventi che si potrebbero evitare.

Rifugio San Lucio

Questo Rifugio si trova nel comune di Clusone (BG) e sebbene non raggiunga quote elevate sul livello del mare, circa 1.000 metri, offre una vista sulla conca di Clusone e sulle vette circostanti veramente incredibile.

Il rifugio è raggiungibile anche in auto lungo la strada asfaltata che parte dalle località La Spessa ma il nostro consiglio è di salire lungo il sentiero che parte proprio a fianco del parcheggio sterrato. Sebbene molto impegnativo in quanto prevede una ripida ascesa dai 600 metri del parcheggio ai 1.027 del rifugio, con la dovuta calma ed un pizzico di allenamento sarà possibile raggiungere la vetta in poco più di 1 ora di cammino.

Lungo il percorso che passa dal Roccolo Zuccone incontrerete fantastiche sculture in legno che paiono realizzate da elfi dei boschi ed i vostri bambini si divertiranno un mondo gironzolando alla loro ricerca attraverso la pineta.  Prevedete di avere calzature adeguate  in quanto il percorso potrebbe risultare scivoloso a causa di umidità e delle radici degli alberi.

Giunti al Rifugio un pranzo o una merenda seduti sul balcone vi ripagherà di tutta la fatica fatta.  Chi sale in automobile preveda di avere con se il “gratta e sosta” per parcheggiare nei pressi del Rifugio. I più allenati possono proseguire sino a raggiungere  il Pizzo Formico posto a circa 1.500 metri s.l.m. Per la discesa è possibile percorrere la strada asfaltata per circa 5 Km.

Vista sulla conca di Clusone dal Rifugio San Lucio
Vista sulla conca di Clusone dal Rifugio San Lucio
Inizio sentiero direttissima
Inizio sentiero direttissima
Pranzo con vista dal Rifugio San Lucio
Pranzo con vista dal Rifugio San Lucio

Rifugio Gianpace.

Questo rifugio è situato a circa 1.400 metri di altitudine e all’inizio della Val Sanguigno, bella e aspra vallata che sale dall’abitato di Valgoglio (BG), ricca di acqua e pascoli,  porta sino al Passo di Val Sanguigno e alla zona dei laghi Gemelli.

L’ abitato di Valgoglio è raggiungibile dalla statale della Valbondione prendendo il bivio a sinistra prima del bellissimo borgo medievale di Gromo (consigliamo una visita!) con circa 1 ora e 25 di automobile dalla città di Bergamo.

L’ automobile può essere parcheggiata presso il comodo parcheggio della centrale elettrica Enel di Aviasco (munitevi di gratta e sosta nei negozi del paese).

Il percorso inizia a circa 960 metri di altitudine e addentrandosi immediatamente nel bosco vi farà acquisire rapidamente la quota del Rifugio. Il sentiero n. 232 presenta una buona pendenza ma essendo quasi interamente ombreggiato e rinfrescato dalle correnti generate dal vicino torrente, consente anche ai meno allenati di raggiungere il Rifugio in circa 1 ora di cammino.

Rifugio Alpe Corte.

Vista al Rifugio Alpe Corte
Vista al Rifugio Alpe Corte

Il rifugio è molto conosciuto in quanto è il primo tratto del famoso “Sentiero delle Orobie” e, diversamente dal resto del percorso, risulta essere molto facile da percorrere, anche per chi non ha grandi esperienze in montagna. Il contesto paesaggistico è molto affascinante e la vista sulle cime del Pizzo Arera ripaga della fatica fatta. Punto di partenza è il comodo parcheggio presente nei dintorni del laghetto di Valcanale (BG).

L’ abitato è raggiungibile in circa 1 ora e 15 di automobile da Bergamo. Lungo la statale della Valbondione giunti al bivio dopo il comune di Ardesio e la località Ponte Seghe si prende la sinistra e si percorre la salita che porta al paese.

Il percorso del sentiero n. 220 presenta alcuni tratti ripidi ma brevi e in meno di 1 ora di cammino vi farà raggiungere i prati dove è presente il rifugio, che si trova a circa 1.400 metri di altitudine.

Rifugio Branchino.

Vista dal Rif.Branchino
Vista dal Rif.Branchino

Chi avesse sufficiente allenamento per proseguire oltre il Rifugio Alpe Corte, può decidere di raggiungere il Rifugio Branchino, situato a circa 1.780 metri di altitudine, a ridosso dell’omonimo lago. Il sentiero è ripido ma presenta panorami veramente spettacolari.

Per raggiungere il Rifugio sono necessari ulteriori 1 ora e 30 minuti di cui una prima parte interamente ombreggiati, ma con una seconda parte interamente esposti al sole.

Diga del Gleno.

Questo percorso presenta due varianti, una con partenza da Pianezza e l’altra con partenza da Bueggio. Quest’ultimo abitato è stato il primo ad essere travolto dalla furia dell’acqua quanto nel lontano 01 Dicembre 1923 la diga costruita a monte collassò riversando nella vallata milioni di metri cubi di acqua e fango.

L’ abitato è raggiungibile lungo la statale della Val di Scalve prendendo la deviazione presso l’abitato di Vilminore di Scalve (BG). Dalla città di Bergamo servono circa 1 ora e 35 minuti transitando per il Passo della Presolana oppure in 1 ora e 45 minuti con accesso alla Valle di Scalve dalla Val Camonica presso Boario Terme (BS).

Diga del Gleno

ll nostro itinerario lungo il sentiero n. 410 parte proprio all’inizio dell’abitato di Bueggio,  che è posto a circa 1.000 metri di quota, e salendo rapidamente lungo il bosco arriva in circa 1 ora e 30 ai piedi di quello che resta della Diga. Il percorso è per buona parte ombreggiato e una volta giunti alla quota di circa 1.500 metri ricordatevi che non sempre è possibile trovare ristoro in quanto non ci sono strutture ricettive salvo una casetta in legno adibita a bar nei giorni festivi.

Per chi decidesse di salire da Pianezza, evidenziamo che il percorso è più breve e meno impegnativo, prevede un tratto utilizzando una navetta da attendere nella zona parcheggi in paese. Necessario “gratta e sosta” e biglietto navetta da acquistare a bordo.

Quello che resta della Diga del Gleno

Sentiero da Pianezza alla Diga del Gleno

Rifugio Capanna 2.000.

Rif.Capanna 2000
Rif.Capanna 2000

Questo rifugio è raggiungibile da vari punti di partenza ma quello che indicheremo di seguito è quello più facile oltre che il più breve.

La posizione della Capanna 2.000 è molto spettacolare e la vista sulle vallate sottostanti è ampia spaziando sulle principali vette della Val Brembana.

Punto di partenza è il parcheggio raggiungibile con ripida salita su strada asfaltata che parte dalla località Plassa, dopo aver preso la stradina segnalata con deviazione a destra lungo la strada che scende dal Passo di Zambla (BG) (Sinistra per chi sale da Zambla Alta).

Lungo la salita è possibile fare tappa per visitare quello che resta della Cattedrale Vegetale, una piantumazione di alberi posizionati in modo tale che assumano nel periodo estivo le sembianze di una cattedrale gotica.

Il parcheggio in quota non è molto capiente per cui consigliamo di arrivare possibilmente nelle prime ore del mattino onde evitare di non trovare posto.

Dal parcheggio sono sufficienti 1 ora di cammino, interamente esposto al sole, per raggiungere il Rifugio.

Da qui partono vari itinerari, come il Sentiero dei fiori, per cui chi desidera allungare ulteriormente la passeggiata potrà deciderlo a piacimento.

Baita Cassinelli e Cappella Savina.

Partendo dal parcheggio degli impianti sciistici del Passo della Presolana (BG) posti a circa 1.290 metri di quota, il comodo sentiero n. 315 inizialmente all’interno della pineta vi porterà a raggiungere in circa 45 minuti il bel balcone dove è situata la Baita Cassinelli a circa 1.570 metri di altitudine. Nei pressi troverete bei prati dove fermarvi a prendere il sole o per far giocare i bambini. Chi se la sente potrà intraprendere la ripida mulattiera che prosegue e che in circa 1 ora vi farà raggiungere la Cappella Savina ed il Bivacco Città di Clusone.

Questa destinazione non è certo facile da raggiungere ma offre spettacolari viste sulla parete sud del massiccio della Presolana. Proseguendo ulteriormente per circa 45 minuti si raggiunge la Grotta dei Pagani e l’ attacco alla parete sud della Presolana.

Baite del Moschel.

Altipiano alle Baite del Moschel
Altipiano alle Baite del Moschel

Questa escursione presenta varie caratteristiche che la rendono unica: in primo luogo la vallata che sale dal borgo di Valzurio (BG) è uno degli angoli più incontaminati della provincia di Bergamo, in secondo luogo presenta uno scenario montano particolarmente suggestivo, infine consente di raggiungere l’altipiano dove si trovano le Baite senza troppa fatica.  Il borgo di Valzurio è raggiungibile dopo aver percorso la tortuosa strada montana che da Villa d’ Ogna (BG) sale prima a Nasolino e poi ad Oltresenda Alta. La viabilità è tutto sommato ristretta e probabilmente proprio per questo motivo, la località mantiene le sue amene caratteristiche. Il percorso è lo stesso di chi intende raggiungere il Rifugio Albani (attraverso il Passo dello Scagnello, sul versante sinistro della vallata) oppure il Rifugio Olmo (sul versante destro). Dalla contrada Spinelli, situata poco minuti dopo Valzurio a circa 813 metri di altitudine, è possibile iniziare il percorso a piedi e dopo 1 ora e 30 circa di cammino, raggiungere le splendide Baite e le pinete circostanti. Poco oltre le Baite che sono poste a circa 1.265 metri sul livello del mare è possibile raggiungere le “Marmitte dei Giganti” pozze naturali di acqua cristallina dove i più temerari tentano un bagno “da brivido”.

Località Campelli e Rifugio Campione.

Sentiero per la Conca dei Campelli
Sentiero per la Conca dei Campelli
Sentiero per il Rif.Campione
Sentiero per il Rif.Campione

Sconfinando nella vicina Valle di Scalve e oltrepassando il paese di Schilpario (BG), che è raggiungibile da Bergamo attraverso il Passo della Presolana  in circa 1 ora e 45 minuti di auto, oppure attraverso la Via Mala da Boario Terme in circa 2 ore, si raggiunge la località Fondi dove è possibile parcheggiare l’ auto negli ampi parcheggi a pagamento. La camminata parte a circa 1.200 metri di quota e sale tra pinete e prati in fiore ed è dominata dalle cime del Pizzo Camino e del Cimon della Bagozza, vette dall’aspetto dolomitico che non hanno nulla da invidiare alle famose montagne trentine. Oltrepassato il Rifugio Bagozza  a circa 1.600 metri (consigliamo una sosta per il pranzo e per conoscere il simpatico gestore) dopo circa 1/2 ora di cammino, si raggiunge la conca dei Campelli dove già è possibile fermarsi nei bellissimi prati per una sosta o per uno spuntino. Il paesaggio in questo punto è veramente suggestivo. Ancora 1 ora di cammino vi separa dal Passo dei Campelli e il Rifugio Campione a circa 1.890 metri di altitudine, il Rifugio è posto subito dopo il Passo lungo un balcone che si affaccia sulla Val Camonica con vista sul gruppo dell’ Adamello. Questa escursione è divenuta molto popolare anche in inverno come facile percorso per gli amanti dello scialpinismo ma sopratutto per chi desidera utilizzare le ciaspole.

Rifugio Vodala.

Rifugio Vodala
Rifugio Vodala

Partendo dal parcheggio degli impianti sciistici di Spiazzi di Gromo (BG), raggiungibile con 15 minuti da Gromo, il ripido sentiero sale velocemente in quota attraverso pinete e ripercorrendo a tratti le piste di sci.  Dopo circa 1 ora e 30 minuti si raggiunge il pianoro a circa 1.650 metri di quota dove sorge il Rifugio e da dove si ha un ottimo panorama sul Monte Timogno e sulla sottostante Valbondione.

Anche questa escursione è molto popolare in inverno quanto con il giusto innevamento è possible effettuare fantastiche escursioni notturne con sci o ciaspole sino al rifugio che è regolarmente aperto quattro sere a settimana (verificate le aperture sul sito del rifugio).

Baita Presolana.

Sentiero per la Baita Presolana
Sentiero per la Baita Presolana

Partendo da Rusio, frazione posta a 5 minuti di automobile da Castione della Presolana (BG), si intraprende il sentiero n. 317 o 315 che porta alla Valle dei Mulini e successivamente al Rifugio Olmo.  Il panorama diviene da subito spettacolare con la vista del massiccio della Presolana che domina con i suoi 2.500 metri di quota. Percorrendo l’ ampio sentiero incontrerete  diversi spiazzi dove è possibile fare una sosta e ammirare la vallata. Ognuno potrà decidere di camminare sin dove il suo allenamento lo consente, e dopo circa 1 ora e 30 minuti raggiungere l’ alpeggio denominato Baita Presolana. Chi deciderà di proseguire, potrà salire sino al Passo oppure percorrere un itinerario ad anello per rientrare a Rusio.

Vista dal Rif.Capanna 2000
Vista dal Rif.Capanna 2000
Marmitte dei Giganti
Marmitte dei Giganti
Cattedrale vegetale
Cattedrale vegetale
Roccolo Zuccone lungo il sentiero per San Lucio
Roccolo Zuccone lungo il sentiero per San Lucio
Ultimo tratto arrivando al Rifugio San Lucio
Ultimo tratto arrivando al Rifugio San Lucio

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