Gli incredibili parchi americani, le città leggendarie dell’ ovest, l’ atmosfera “on the road”, percorrendo 6.000 km in 15 giorni.
Se desiderate visitare alcuni tra i migliori e più affascinanti parchi al mondo, esclusi i parchi africani che non hanno eguali, non dovreste avere dubbi: programmate al più presto un viaggio negli stati dell’ Ovest degli Stati Uniti: California, Nevada, Utah, Arizona, Idaho, Montana, Colorado e Wyoming.
Qui troverete una concentrazione di parchi naturali senza pari, dove ammirare lo spettacolo della natura nella maniera più imponente, dove assistere a fenomeni unici come i geyser, ammirare gli esseri viventi più grandi al mondo come le sequoie, o incredibili canyon abitati da bisonti, alci, orsi, aquile e molto altro.
Ma andiamo per gradi. Organizzare un viaggio “fai da te” negli stati uniti è relativamente semplice e, come descritto anche nel nostro articolo FLORIDA, tutto può essere tranquillamente pianificato e acquistato on line da casa propria.
Basta qualche ora di tempo ed alcune informazioni adeguate e il risultato sarà di aver organizzato il viaggio dei vostri sogni con un budget del 30/40% inferiore a quanto proposto da un qualsiasi tour operator.
Fondamentalmente avrete bisogno di quattro cose:
- Acquistare un biglietto aereo andata e ritorno.
- Prenotare un’ automobile a noleggio.
- Prenotare alcune (non tutte) le sistemazioni alberghiere.
- Avere un’ idea di massima del percorso che intendete fare.
Tutto il resto lo potrete decidere strada facendo, in base a quello che preferite fare o vedere ed a quanto siete stanchi.
Ultima cosa ma non meno importante consiste nel sistemare per tempo alcuni aspetti burocratici fondamentali:
- Verificate la scadenza del vostro passaporto e richiedete l’Esta, un permesso che sostituisce il visto ma necessario per entrare negli Stati Uniti. Lo potete richiedere sul sito Esta Application.
- procuratevi la patente internazionale secondo la convenzione di Ginevra (non in tutti gli stati è necessaria).
- procuratevi alcune carte di credito (fondamentali).
- sottoscrivete un piano telefonico che dia traffico dati al vostro telefonino.
- stipulate una polizza assicurativa che copra le spese mediche in viaggio, al riguardo suggeriamo Columbus assicurazioni viaggi.
Per ogni ulteriore informazione suggeriamo di consultare il sito Viaggiare Sicuri gestito dal Ministero degli esteri Italiano.
Ora siete pronti per partire.
In un viaggio della durata di 15 giorni come il nostro, è praticamente impossibile visitare tutto quanto c’e’ da vedere, per questo motivo abbiamo dovuto fare delle scelte. La prima è stata quella di non visitare la città di Los Angeles ma di partire e rientrare dalla città di San Francisco.
Abbiamo scelto di visitare solo alcuni dei parchi nazionali, tralasciando quelli minori o sacrificando quelli che in qualche modo potessero ricordare parchi presenti anche in Europa.
Le nostre tappe sono state:
- San Francisco
- Sequoia National Park
- Death Valley
- Las Vegas
- Gran Canyon National Park
- Monument Valley
- Antelope Canyon
- Bryce Canyon
- Salt Lake City
- YellowStone National Park
- Reno
- Santa Cruz
- San Francisco

San Francisco non ha bisogno di presentazioni in quanto è una delle più conosciute città della nazione, per certi versi dal punto di vista architettonico è anche la più europea.
Situata in posizione spettacolare sull’omonima baia, ha un centro che in qualche modo può essere definito centro storico.
Gironzolare per i quartieri sulla collina, con le incredibili case color pastello affacciate su ripide strade in discesa come la famosa Lombard Steet, passeggiare sui vari pontili del porto alla ricerca del famoso Pier 39, dove fare uno spuntino in uno dei numerosi ristoranti e ammirare i leoni marini che si crogiolano al sole, fare un giro a bordo dei famosi tram di legno di fine ottocento, queste sono solo alcune delle cose che potrete fare durante la visita della città. Per prima cosa vi suggeriamo tuttavia la vista al famoso penitenziario di Alcatraz situato su un minuscolo isolotto di fronte alla città.



La stupenda vista che si ha dello skyline di San Francisco dalle finestre del penitenziario, sembra essere stata ironicamente scelta da chi ha progettato il penitenziario per torturare ulteriormente i detenuti del carcere di massima sicurezza.

La visita vi farà ricordare le immagini del famoso film con Clint Eastwood: Fuga da Alcatraz.
Prima di partire non dimenticate di fare una passeggiata fino al Golden Gate Bridge, volendo anche in bicicletta, attraversatelo e respirate l’ aria umida e la nebbia che spesso arriva direttamente dall’Oceano Pacifico.

Uno spuntino tipico della zona e’ la Clam Chowder in a Bread Bowl, una zuppa a base di pesce servita all’interno di una pagnotta scavata.
Partiti in direzione sud abbiamo abbandonato la costa e, attraversando la meno sfarzosa vallata interna dello stato della California, dopo una tappa lungo la strada abbiamo raggiunto il Sequoia National Park l’ indomani di buon ora.
Arrivando di prima mattina abbiamo avuto la fortuna di incontrare pochi visitatori e di avere una fantastica luce che creava giochi d’ ombra eccezionali.
La visita al parco, consiste in una passeggiata attraverso questi giganti di cui è praticamente impossibile vederne la cima. Il più famoso è il General Sherman, che con i suoi 83 metri è considerato l’ essere vivente più grande al mondo.

Durante le nostre tappe abbiamo spesso usato i motel che si trovano praticamente ovunque e dove è facilissimo trovare posto per la notte senza prenotazione. Alcune della catene più diffuse sono: Motel6 , Super8 , La Quinta , Quality Inn e molti altri.

Ripartiti verso est ci siamo diretti quindi verso il confine con lo stato del Nevada e successivamente alla Death Valley, una profonda depressione che porta sotto il livello del mare e dove, per effetto del cocente sole del deserto, le temperature salgono fino a sfiorare i 50 gradi. Da qui il nome, valle della morte.
Il paesaggio è incredibile e strada facendo sarà possibile visitare vaste distese di sale pietrificato, denominate Devil’s golf court, strade circondate da montagne dalle mille colorazioni, denominate Artists Drive o punti panoramici su rocce color ocra, il più famoso denominato Zabriskie Point. Attenzione alle temperature, non affrontate la traversata senza scorte di cibo, frutta ed acqua. Tanto per intenderci alla fine della gita potrebbe essere possibile cucinare sul cofano della vostra auto!


Usciti dalla valle della morte si prende la direzione est verso la città del peccato: Sin city, ovvero Las Vegas.
Anche chi non ama particolarmente il gioco d’ azzardo non può non fare tappa in questa assurda città, costruita dal nulla nel centro del deserto e dove l’ eccesso regna sovrano.
Eccesso nella costruzione di Hotel, eccesso nelle luci che illuminano la strada principale detta Stripe, eccesso nelle dimensioni delle auto, eccesso nella quantità di slot machine disponibili ininterrottamente 24 ore su 24, eccesso nell’eccentricità della gente che frequenta Las Vegas.
Fortunatamente la maggior parte degli Hotel, volendo incentivare il gioco presso i propri Casino’, pratica tariffe particolarmente vantaggiose nei giorni feriali, per cui suggeriamo di programmare la visita evitando i fine settimana.

Noi abbiamo soggiornato al Bellagio Las Vegas , noto per aver ospitato le riprese di molti film tra cui Ocean’s Eleven con Brad Pitt e George Cloney.
Effettivamente gli alberghi di Las Vegas sono stati concepiti per stupire gli ospiti e infatti rappresentano proprio una delle attrazioni della città. Chi non ha mai sentito parlare del Ceasar Palace, del The Venethian, del Paris o del Luxor? Sono tutti alberghi dalle dimensioni impressionanti che riproducono in tutto e per tutto i luoghi a cui sono dedicati. Per di più al loro interno non esistono le ore del giorno per cui è possibile mangiare o giocare d’ azzardo 24 ore su 24.


Lasciata la città del peccato ci siamo diretti verso lo stato dell’ Arizona e il Grand Canyon che, diversamente da Las Vegas, si trova a più di 2.000 metri di quota sul livello del mare. Strada facendo non si immagina minimamente lo spettacolo che da li a poco apparirà, in quanto il panorama risulta piuttosto monotono e piatto. Giunti all’ingresso del parco e parcheggiata l’auto, dopo pochi passi, ecco che si apre uno degli scenari più incredibili della terra: Un canyon profondo fino a 1.700 metri e largo in alcuni punti circa 2 Km, scavato nel corso di millenni dal Colorado River e costellato da speroni rocciosi dalle sfumature ambrate.

Noi abbiamo soggiornato nel Grand Canyon Lodges e non possiamo che raccomandare l’ esperienza, ovviamente prenotando in anticipo la camera. Potrete ammirare la vista del Canyon a tutte le ore del giorno con la luce dell’ alba o del tramonto e potrete cenare al panoramico Arizona Steakhouse.
E’ possibile passeggiare lungo il ciglio del Canyon o, per i più temerari, scendere lungo vari sentieri che arrivano sino al fiume, il più famoso e’ il Bright Angel Trail.
La tappa successiva è stata la visita alla Monument Valley, molto famosa per via dell’ immagine da Far West che rappresenta ma che vale solo un paio d’ ore di visita.
E’ possibile visitarla con la propria auto oppure con un’ escursione a cavallo.
Molto più suggestivo anche se meno conosciuto e’ sicuramente l’ Antelope Canyon.
Questo si trova nelle vicinanze del Lago Powel e della città di Page, ed è una tappa obbligata per gli appassionati di fotografia ma anche per chi desidera visitare uno spettacolo della natura. Si può ammirare l’ incredibile forza dell’ acqua che nel corso di millenni ha letteralmente modellato i bordi di questo stretto canyon.
Giochi di luce e di colore vi lasceranno senza fiato, se arriverete nel centro del Canyon alle 12:00 precise potrete ammirare il raggio del sole che penetra dallo Zenith.

A questo punto è ora di dirigersi verso nord con destinazione lo stato dell’ Utah e il parco Bryce Canyon.
Questo parco non è particolarmente grande ma incredibilmente affascinante. Nato grazie al fenomeno dell’ erosione praticata da acqua, vento e ghiaccio sulle rocce, è costituito da una vasta area, disseminata di pinnacoli di varie gradazioni e colori, che vanno dal bianco, al giallo e all’ocra.
La parte più entusiasmante della visita è rappresentata dal sentiero che scende lungo il ripido bordo del Canyon e che vi farà immergere in un paesaggio incantato, vi sembrerà di passeggiare in una posto surreale, abitato da fate, gnomi e folletti.


A questo punto se avete ancora la forza di seguire i nostri consigli, preparatevi alla lunga traversata che attraverso gli stati di Idaho e Wyoming vi porterà al parco nazionale americano più vecchio e più famoso: lo Yellowstone National Park.
Il viaggio è lungo, circa 1.200 km, ma con una sosta intermedia nella zona di Salt Lake City riuscirete ad arrivare riposati all’ingresso ovest.
Noi abbiamo soggiornato la prima notte all’interno, in uno degli storici lodge che potete scegliere direttamente sul sito del parco Yellowstone NP, ma in considerazione dei prezzi abbastanza proibitivi, la seconda notte abbiamo deciso per uno dei molto più economici motel presenti alle porte del parco.
L’ esperienza di dormire all’interno della riserva è stata indimenticabile, bisonti e alci pascolavano proprio di fronte alla finestra della nostra camera ed il giro in auto attraverso i vari percorsi asfaltati è stato un’ incredibile susseguirsi di paesaggi diversi, animali e fenomeni geotermici mai visti prima.
Da segnalare il geyser Old Faithful che erutta vapore bollente ogni 50 minuti circa, varie cascate pietrificate, pozze di fango bollente, laghetti dai colori incredibili e poi: orsi, alci, bisonti, aquile, cervi, scoiattoli.



A malincuore abbiamo lasciato il parco ed iniziato il rientro verso la California passando da Reno, il lago Tahoe, Sacramento e tornado poi a San Francisco.
Prima di imbarcarci sul volo che ci ha riportato in Italia, ci siamo concessi una giornata balneare nelle spiagge a sud di San Francisco, per la precisione a Santa Cruz.
La gita merita soprattutto per lo scenografico percorso stradale lungo la costa e per assaporare alcuni dei piaceri preferiti dagli americani in vacanza: il frigobar in spiaggia strabordante di ghiaccio ed il Luna Park!
Per ulteriori e più dettagliate informazioni leggete anche l’ articolo https://www.quellichesonocuriosi.it/diario-di-viaggio-in-ovest-usa-e-repubblica-dominicana/ pubblicato dai nostri amici https://www.quellichesonocuriosi.it/
Se hai deciso che questo è il viaggio che fa per te e desideri avere ulteriori informazioni più dettagliate, puoi inserire un tuo commento a questo articolo oppure puoi inviare la tua richiesta via mail all’ indirizzo del blog: diariodibordo3@gmail.com
A parte Las Vegas (non ci andrei mai per farmi spennare o per vedere le imitazioni dei monumenti italiani… 🙂 è un viaggio indimenticabile. Non so se mai riuscirò a realizzarlo (l’età avanza e richiede sempre più comodità) ma rappresenta uno dei must per qualunque turista o viaggiatore. Bello!
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Ciao Simone, in merito a Las Vegas a meno che con il termine “spennare” tu ti riferisca al gioco d’ azzardo, ti assicuro che per pernottamenti e pasti sei spennato molto di più in Italia. Secondo noi, che non siamo giocatori incalliti ed abbiamo fatto una sola puntata di rito alle Slot, fare tappa qui lungo la strada per il Grand Canyon vale la pena anche solo per vedere l’ assurdità del posto. La cena a buffet presso gli alberghi più famosi (dove c’è veramente di tutto!) costa generalmente meno di 30 dollari. Comunque sia concordo che il viaggio in questi stati americani sia un “must” per ogni viaggiatore. A presto, Ciao.
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In effetti mi riferivo alle case da gioco. Sono consapevole è convinto che anche in Italia siamo maestri nello spennare i turisti.
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Il fatto che in Italia siano “specializzati” a “spennare” i turisti è uno dei motivi per cui preferiamo viaggi all’estero…
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WOW! Well done! Cheers!!! 🙂
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Ciao ho due settimane a disposizione ma per trovare tariffe aeree un pochino più vantaggiose (periodo agosto 2023) ho scelto Los Angeles sono combattuta se oltre al giro parchi (Canyon) tirare su a San Francisco e poi tornare a LAX facendo la costa o dopo Las Vegas tornare direttamente indietro evitando Yosemite, San Francisco e Monterey, se facessi tutto ho calcolato che sarebbero circa 4.700 Km…meglio evitare vedere meno ma meglio?
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Ciao Alessandra, l’unica cosa che ci sentiamo di consigliare è di non rinunciare a niente. Negli USA l’unica cosa certa è che è necessario prevedere lunghi trasferimenti in auto (d’altra parte le auto sono molto potenti e comode!). Nel nostro viaggio di 15 giorni siamo saliti sino allo Yellowstone….Poi “de gustibus non est disputandum” a nostro parere San Francisco offre molto più di Los Angeles, mentre lo Yosemite può essere evitato visto che è molto simile ai parchi nostrani. Lungo la costa abbiamo solo visitato Santa Cruz tanto per avere un assaggio del Pacifico.
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