COSA VISITARE IN VAL SERIANA

Bergamo è una città che negli ultimi anni ha acquistato sempre maggior visibilità nel panorama turistico internazionale, questo grazie alle sue bellezze storiche ed architettoniche, grazie al fatto che il suo simbolo, le antiche mura venete che proteggono la città vecchia, è stato nominato patrimonio mondiale dell’ umanità dall’ Unesco, ma anche grazie al fatto che il suo aeroporto, oltre che essere considerato il terzo aeroporto di Milano, è uno dei tre Hub europei di Ryanair.

Chi decide di visitarla troverà numerosi spunti nel nostro articolo dedicato alla città di BERGAMO.

Con questo articolo vorremmo invece offrire informazioni per chi decidesse uscire dalla città, esplorare il suo territorio e visitare luoghi di grande interesse turistico lungo una delle principali vallate della sua provincia: la Valle Seriana.

La Valle Seriana nel corso della storia è stata uno dei territori caratterizzati dal passaggio delle principali vie del commercio tra Sud e Nord Europa, qui si sono sviluppate le prime tessiture dell’epoca pre-industriale e negli anni del dopoguerra si è sviluppata una realtà industriale molto variegata che dura tutt’ora.

Seppur il suo territorio sia prevalentemente montano, lungo i suoi 60 km che partono dalle pianure circostanti la città ed arrivano ai piedi delle vette delle Alpi Orobie, sono presenti numerosi borghi, basiliche o santuari a testimonianza del ricco passato dei suoi abitanti.

Per comodità inizieremo la descrizione del nostro itinerario partendo dalla città, percorrendo la valle in direzione Nord-Est e senza dare nessun ordine di importanza alle località citate nelle undici tappe proposte.

Percorso in 11 tappe per visitare la Val Seriana

Prima tappa

A circa 5 chilometri da Bergamo, presso l’abitato di Alzano Lombardo è presente la Basilica di San Martino con le Sagrestie del Moroni. Il noto scultore, nato nella vicina Albino, ha realizzato svariate sculture lignee che possono essere visitate in numerose chiese della provincia, ma è qui che ha realizzato una delle sue opere principali, definita da alcuni come “la cappella sistina della Val Seriana”. La Basilica e le sagrestie sono accessibili con visita guidata ogni sabato e domenica alle ore 15:30.

Seconda tappa

A pochi chilometri da Alzano, andando in direzione est oltre l’abitato di Villa di Serio si giunge a Scanzorosciate dove, nei dintorni della frazione di Rosciate, si aprono le colline dove sono coltivati i vigneti del rinomato Moscato di Scanzo, vino liquoroso DOCG divenuto famoso anche all’ estero per il fatto che sia prodotto con uve rosse. Ogni settembre si tiene la bella sagra che, oltre alla visita del borgo e delle varie cantine, consente di assaggiare i diversi prodotti tipici della zona.

Vigneti di Scanzorosciate

Terza tappa

A pochi minuti da Alzano è possibile raggiungere anche l’antico borgo medievale di Olera. Attualmente ci vivono circa 300 persone e questa escursione la consigliamo per una breve e piacevole passeggiata nei dintorni, respirare l’aria tranquilla del borgo e magari per raggiungere la vetta del Canto Alto, prima delle alture della valle ed affacciata sulla pianura e sulla città di Bergamo.

Vista del Canto Alto

Quarta tappa

Proseguendo verso nord dopo altri 5 chilometri si raggiunge Pradalunga, paese che già nel nome spiega molto delle sue origini. E’ nelle sue miniere, disseminate lungo le pendici del monte Misma, che dal medio-evo venivano cavate le pietre, in dialetto bergamasco “prede” ovvero pietre coti o pietre lunghe, usate per affilare falci o altre lame utilizzate in agricoltura. Da qui preda longa e quindi Pradalunga. Questo attrezzo è stato utilizzato dai contadini di mezza Europa e sino a pochissimi anni fà era un oggetto di uso comune nella zona. Nell’ abitato è possibile visitare il Laboratorio Museo delle pietre coti dei F.lli Ligato dove venivano lavorate le pietre dopo essere state estratte a monte del paese. Il Museo è generalmente aperto su prenotazione nei mesi di Settembre e Ottobre. Per gruppi anche negli altri mesi sempre su prenotazione.

Quinta tappa

Confinante a Pradalunga si incontra la città di Albino e nella sua frazione di Comenduno è possibile visitare il Presepe sotto la rupe di Sotto Corna. Nel periodo natalizio richiama visitatori da tutta la valle grazie al lavoro di alcuni appassionati che lo realizzano ogni anno a partire già dal mese di agosto.

Sesta tappa

Risalendo la vallata si giunge dopo circa 6 chilometri sino all’ imbocco della laterale Val Gandino dove, nell’ omonimo comune, è possibile visitare il bel centro storico ma soprattutto la splendida Basilica di Santa Maria Assunta, uno dei monumenti architettonici più importanti della Bergamasca. La zona è divenuta recentemente molto famosa anche grazie ad una varietà di mais che viene coltivano solo in zona, il mais spinato di Gandino da cui si ricavano numerosi piatti, dalla polenta, ai biscotti per arrivare persino alla pizza.

Basilica di Gandino
Piazza centrale di Gandino

Settima tappa

Rientrando lungo la valle principale si raggiunge sul versante opposto il paesino di Vertova, da cui parte l’ omonima vallata. Questo facile percorso naturalistico viene intrapreso ogni anno da migliaia di visitatori che, soprattutto nella bella stagione, cerca refrigerio nelle pozze dai colori incredibili e nelle cascate alimentate da un torrente che sgorga sulle pendici del Monte Cavlera. Il percorso della Val Vertova è lungo complessivamente di circa 6 chilometri solo andata è può essere percorso da chiunque. In loco è possibile organizzare ombreggiati pic-nic.

Passeggiata in Val Vertova

Ottava tappa

Giunti all’ abitato di Ponte Nossa dopo altri 9 chilometri, sulla sinistra si apre la Valle del Riso che porta al Passo di Zambla, al Monte Alben e poi alla Val Serina. Nell’ abitato di Gorno è possibile visitare le antiche miniere di zinco e il suo Ecomuseo. La valle ha avuto una lunga tradizione di minatori che, esaurita la vena delle miniere locali, sono partiti per cercare lavoro nelle miniere del nord Europa di Belgio e Francia.

Da questo punto in poi la Valle Seriana si divide in due parti, quella superiore che conduce all’ altopiano di Clusone, Rovetta al Passo della Presolana ed alla Valle di Scalve, e quella inferiore che porta a Valbondione ed alla fine della vallata.

Nona tappa

Salendo alla città di Clusone si percorrono circa 7 chilometri di leggera salita per raggiungere l’ altopiano che si apre in vista dello speldido massiccio della Presolana. Qui è degno di nota il Palazzo Comunale con il famoso Orologio astronomico, ma anche l’ Oratorio dei Disciplini di San Bernardino dove ammirare l’ affresco della famosa Danza Macabra. Tutta la zona è caratterizata da pinete, boschi e piste ciclopedonali per cui la zona può essere ottima meta per passeggiate ed altre attività all’aperto.

Decima tappa

Andando invece in direzione di Valbondione dopo circa 13 chilometri si incontrerà lo splendido borgo di Gromo, nominato Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, inserito nella lista dei Borghi più belli d’ Italia, presenta uno splendido centro medievale ma anche la presenza di numerose ville edificate in stile Liberty che tutt’ oggi danno lustro al paese e rendono affascinanti le passeggiate per le sue vie.

Undicesima tappa

Dopo gli ultimi 13 chilometri si raggiunge Valbondione e la fine del nostro itinerario, qui con una passeggiata di circa 1 ora e 30 minuti è possibile raggiungere un pianoro ed assistere, durante quattro fine settimana estivi, all’ apertura delle cascate del fiume Serio, tra le più alte d’Italia e d’ Europa. L’ acqua sgorga direttamente dalle sorgenti del fiume Serio poste a circa 2.000 metri di quota s.l.m. e, dopo tre salti di circa trecento metri, ripercorre a ritroso la vallata sino a lambire la città di Bergamo da dove eravamo partiti.

Lungo tutta la vallata sono presenti numerosi santuari posizionati sulla vetta o sui versanti delle montagne circostanti, tutti molto suggestivi e ideali per brevi scampagnate o passeggiate nella natura.

Tra i vari vi consigliamo:

Santuario dello Zuccarello a Nembro

Santuario di San Patrizio a Colzate

Santuario della Santissima Trinità a Casnigo

Santuario del Monte Altino a Vall’Alta di Albino

Santuario della Forcella di Pradalunga

Se hai deciso che questo è il viaggio che fa per te e desideri avere ulteriori informazioni più dettagliate, puoi inserire un tuo commento a questo articolo oppure puoi inviare la tua richiesta via mail all’indirizzo del blog: diariodibordo3@gmail.com

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