Tour di una settimana per visitare i suoi fantastici quartieri e la Reggia di Versailles
La città di Parigi non ha bisogno di presentazioni in quanto è conosciuta a livello mondiale e frequentata da visitatori che provengono da ogni continente.
Articoli e guide che descrivono la città sono disponibili ovunque ed in ogni formato, sia che abbiate un solo giorno, un week end o un’intera settimana, non faticherete a trovare informazioni e cose da fare, per questo motivo noi abbiamo deciso di descrivere la nostra esperienza parlando di come è stata organizzata, di quali percorsi abbiamo fatto, dove abbiamo deciso di soggiornare e di cosa abbiamo scelto di visitare durante una permanenza di 5 giorni.
Partendo dall’Italia abbiamo optato per un volo aereo low cost che ci ha fatto atterrare nel piccolo aeroporto di Beauvais, 80 km a nord della città. Dall’aeroporto partono comodi anche se costosi autobus che in circa 50 minuti di viaggio vi porteranno fino in città, con destinazione la stazione di Port Maillot, molto vicina al Centro Congressi ed all’Arc de Triomphe.
Viaggiando con due ragazzi di 11 e 13 anni e desiderando vivere la città il più possibile come un suo abitante, abbiamo prenotato un affitto breve di un appartamento tramite il portale Airbnb ed abbiamo individuato il quartiere di Montparnasse.
Abbiamo scelto questo quartiere principalmente perchè abbastanza centrale, ma soprattutto perchè ben servito dalle numerose linee della metropolitana, vicino ad altri interessanti quartieri raggiungibili anche a piedi, frequentato da studenti e lavoratori che qui trovano il giusto compromesso per vivere a Parigi, dotato di negozi, supermercati e panetterie ma anche di vivaci locali alla moda ed i caratteristici Bistrot.
In città ci siamo sempre mossi a piedi o sfruttando le numerose linee della metropolitana. Esistono varie formule e/o tessere per visitare liberamente monumenti e musei, utilizzando i vari mezzi pubblici cittadini, con vari meccanismi di sconto. Generalmente queste Card hanno durate di un solo giorno oppure una combinazione di più giorni, tutto dipende da quante attrazioni avete intenzione di visitare e quanti spostamenti giornalieri intendete fare. Non tutti i musei sono inclusi nelle offerte delle card per cui valutate bene ed in anticipo quanto vi convenga acquistare una Card. Noi abbiamo preferito optare per un carnet di corse della metrò della durata di tre giorni, acquistando a parte i biglietti di ingresso ai singoli musei che abbiamo deciso di visitare.
La città è veramente grande per cui la visita in più giorni è bene che sia pianificata per tempo, tenendo in considerazione la distanza delle varie attrazioni con il vostro alloggio, questo per evitare lunghi e inutili spostamenti tra andata e ritorno che vi farebbero solo perdere tempo.
Discorso a parte vale per la visita della Reggia di Versailles che, essendo fuori città e veramente immensa, deve essere dedicata un’intera giornata.
Le attrazioni sono innumerevoli ed alcune veramente imperdibili, che sia un museo oppure un grande magazzino, ognuno potrà scegliere cosa vedere anche in base ai propri gusti, di certo non si resterà mai delusi.





Primo giorno
Scesi dall’autobus a Port Maillot, la nostra prima giornata è stata dedicata alla visita dell’Arc de Triomphe e dell’Avenue des Champs Elysèes, il famoso viale alberato che porta fino a Place de la Concorde, ai Jardin de Tuileres e poi al complesso del Palazzo Reale dove si trova il museo più famoso di Parigi: Il Louvre.
Lungo gli “Champs Elysèes” incontrerete i negozi più alla moda e alcuni tra i più lussuosi della città, ma anche personaggi eccentrici o turisti alla ricerca dello shopping più sfrenato.
Giunti al nostro appartamento, situato in un condominio abitato da famiglie parigine con al pian terreno l’alloggio della portiera che tiene sotto controllo chi entra e chi esce, abbiamo lasciato i bagagli e subito siamo usciti per andare alla scoperta del quartiere e del vicino Jardin du Luxembourg, immenso parco cittadino dove ha sede il Palazzo del Senato Francese.
Dopo una piacevole sosta nella parte ombreggiata di prato su cui è consentito sdraiarsi e dove molti parigini approfittano per fare i loro pic-nic, abbiamo proseguito la passeggiata sino al Panthèon, al Quartiere della Sorbona con l’università, infine abbiamo attraversato il Quartiere Latino sino all’Ile de la Citè, l’ isola lungo la Senna dove si trova la Cattedrale di Notre Dame de Paris.
Prima di rientrare ci siamo concessi un tipico aperitivo a base di Kir seduti ai tavolini di un Bistrot del Quartiere Latino. Nell’appartamento ci attendeva una cena a base di Baguette acquistate nella boulangerie del quartiere, formaggi francesi, fois gras e una bottiglia di Bordeaux scovati nel negozio sotto casa.







Secondo giorno
Il giorno successivo, dopo una sostanziosa colazione a base di cafè au lait e burrosi croissant della vicina boulangerie, siamo partiti alla volta del simbolo di Parigi: la Tour Eiffel.
Suggeriamo di arrivare in zona dal vicino balcone della Place Du Trocaderò, un immensa terrazza che offre una vista suggestiva sulla Torre e sui vicini giardini degli Champ de Mars.
Le code per accedere sono sempre lunghissime per cui il consiglio che vi diamo è di prenotare il biglietto per tempo e fissare l’ingresso possibilmente all’apertura, questo al fine di evitare buona parte della coda, inoltre scegliendo la salita a piedi vi eviterete anche la seconda lunga coda per l’ascensore. La salita a piedi non è poi così drammatica e viene intervallata da soste che si possono effettuare al primo e secondo livello. Il terzo livello è raggiungibile solo in ascensore e non offre una vista migliore degli atri due, è perennemente battuto dal vento e non offre molto spazio essendo di fatto sulla punta della torre.
Successivamente ci siamo diretti verso il Quartiere di Pigalle, tappa dedicata alla trasgressione, ai sexy shop, al Moulin Rouge e ad una sosta al Cafe des Deux Moulins, allegro bistrot che è stato set di molte scene del film “Il meraviglioso mondo di Amelie”.
Siamo saliti per le viuzze acciottolate del Quartiere di Montmartre sino alla piazzetta dove abbiamo pranzato in uno dei tanti ristoranti turistici che hanno “rubato” spazio ai pittori di strada ed ai caricaturisti. La piazza ha perso molto del suo fascino ma resta sempre suggestiva, come la visita alla Basilica del Sacre Coeur e la vista dalla famosa scalinata.
Nella passeggiata che abbiamo fatto per ridiscendere dalla collina abbiamo attraversato alcuni quartieri molto interessanti come l’Operà o Place Vendome, tra negozi raffinati e locali alla moda abbiamo assaggiato i colorati Macarons in una pasticceria specializzata. Il nostro percorso è terminato nella bella piazza dell’Opera subito dopo un breve passaggio alle famose Gallerie La Fayette.








Terzo giorno
La giornata successiva è stata dedicata alla visita di due attrazioni molto diverse tra loro, nella mattinata ci siamo spinti oltre il quartiere di Belleville per entrare nell’ immenso Cimitero del Père-Lachaise, noto per il fatto che ospita tombe di molti parigini ma anche di illustri personaggi storici, artisti e musicisti che nei corsi dei secoli si sono ritrovati a Parigi e qui hanno scelto di essere sepolti.
Il cimitero è un enorme labirinto di tombe vecchie e nuove, non sempre in buono stato di conservazione, dove scovare le tombe dei personaggi illustri è praticamente un’estenuante caccia al tesoro utilizzando la mappa fornita all’ingresso. Non a tutti i membri della nostra famiglia è piaciuta quest’esperienza, ma non possiamo dire che il clima cupo e silenzioso non abbia avuto il suo fascino. A dover di cronaca segnaliamo alcuni dei personaggi che riposano al Père-Lachaise: Guillaume Apollinaire, François Arago, Honoré de Balzac, Henri Barbusse, Alexandre Théodore Brongniart, Maria Callas, Frédéric Chopin, Alphonse Daudet, Eugène Delacroix, Jean de la Fontaine, Paul Eluard, Félix Faure, Molière, Yves Montand, Jim Morrison, Jean Moulin, Edith Piaf, e tanti altri.
Lasciato il cimitero ci siamo diretti nella zona del quartiere Bastille per uno spuntino in uno dei numerosi mercati mattutini. Molto diffusi in tutta la Francia i mercati sono un tripudio di ortaggi, frutta, formaggi, carni, pesci, dolci e tutto quanto la gastronomia francese ha da offrire, sono anche una strategica idea per uno spuntino veloce o per un pranzo economico.
Prima di lasciare il quartiere abbiamo fatto sosta nel tipico bistrot per un caffè e la Creme Brulé di rito.
Nel pomeriggio abbiamo programmato la visita al museo più importante della città: il Louvre.
Suggeriamo di acquistare per tempo i biglietti sul sito internet ufficiale del museo, questo per evitare lunghe ed estenuanti code all’esterno della Piramide di vetro ed in modo di accedere direttamente dall’ingresso al piano interrato da cui si accede direttamente dalla metro.
Il museo non ha bisogno di presentazioni e prevede un tempo minimo per la visita di almeno 3/4 ore. Di fatto è impossibile visitarlo interamente in una sola giornata e per forza di cose, a meno di essere appassionati di storia e di arte, vi limiterete a cercare nella varie sale, le opere più conosciute tra cui spicca la MonnaLisa o Gioconda di Leonardo di Vinci.
Ovviamente il Louvre non è solo la Gioconda e molte altre opere sono custodite nelle sue infinite sale.
Terminata la visita al museo la stanchezza ci invoglia a rientrare anzitempo in appartamento.






Quarto giorno
L’ ultima giornata è stata dedicata ad una passeggiata lungo la Senna, la visita della chiesa di Saint Sulpice alla ricerca della sua misteriosa meridiana, la visita del museo della Gare d’Orsay, famoso per le sale dedicate ai pittori impressionisti, ed alla Sainte Chapelle. Anche queste visite devono essere programmate per tempo onde evitare lunghe code.
Rientrati in appartamento in anticipo, ci siamo riposati per poter affrontare al meglio l’ultima serata parigina che prevedeva una cena in una tipica trattoria del quartiere Montparnasse, e poi la visita notturna alla Tour Eiffel.
Tra le altre attività serali segnaliamo la crociera a bordo dei Bateau-mouche, battelli colmi di turisti che in qualche caso prevedono anche la cena a bordo.




Quinto giorno
Come descritto in precedenza abbiamo dedicato un giorno intero alla visita del Palazzo del Re Sole, Luigi XIV nell’ immenso complesso dello Chateau de Versailles che si trova fuori città ma che può essere comodamente raggiunto con mezzi pubblici.
Se possibile prevedete l’intera giornata da dedicare alla visita, questo in modo di avere sufficiente tempo anche per le necessarie pause e per la visita dei giardini. Vi suggeriamo di verificare sul sito della reggia quali sono le giornate che prevedono l’accensione delle fontane coordinate con musica e luci.
Questo è il resoconto della nostra esperienza, non è certamente esaustiva e completa di tutte le attrazioni presenti, ma un concentrato di quanto la città possa offrire….e poi…perchè no….una scusa per poter tornare un’altra volta!





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