LANZAROTE

L’isola dei vulcani e delle spiagge multicolori.

L’arcipelago delle Canarie è la meta ideale per chi desidera trovare un clima eccellente durante tutto l’anno, visitare parchi naturali affascinanti, effettuare entusiasmanti escursioni di trekking oppure in biciletta, praticare attività come il surf oppure semplicemente per poltrire in spiagge dalla sabbia multicolore che passa dal bianco, al rosso o al nero.

Perchè e quando andare

Ogni isola ha caratteristiche ben precise che la distinguono dalle altre e Lanzarote può essere identificata come la più affascinante, buona parte del suo territorio è coperto da campi di lava generata dalle imponenti eruzioni avvenute migliaia di anni fa, cosa che le attribuisce un’aspetto lunare. Tuttavia non mancano colori accesi del mare e dei fiori, inoltre l’architettura dell’isola presenta una buona omogeneità rendendo l’aspetto complessivo molto piacevole.

Il periodo ideale per visitarla è sicuramente l’inverno, con temperature che non scendono mai sotto i 10 gradi e che restano costantemente intorno ai 20 gradi. Tuttavia anche durante le altre stagioni la temperatura sale raramente oltre i 30 gradi, questo grazie a venti che spesso soffiano sull’isola.

Molti europei vi hanno trasferito la residenza e vi soggiornano per lunghi periodi, questo fa si che l’isola risulti essere una delle più popolose dell’arcipelago e che offra molti più servizi sia per turisti che per residenti.

L’isola è meta privilegiata per appassionati di surf, grazie alle grandi onde dell’oceano ed alle enormi spiagge isolate, per appassionati di trekking, grazie alle alte vette presenti nell’interno e degli infiniti percorsi naturalistici, ma anche per gli appassionati di ciclismo, grazie al clima mite ed ai bellissimi percorsi poco trafficati, spesso a loro dedicati, ed alle impegnative salite presenti un po’ ovunque.

Infine per gli amanti dell’arte è presente la Casa Museo dell’artista Cèsar Manrique, che qui visse e che contribuì a modificare l’immagine complessiva dell’isola.

Dove soggiornare

Le formule per soggiornare a Lanzarote sono diverse, da alberghi di ogni livello, ai villaggi turistici, alle case private, nel nostro viaggio abbiamo optato per affittare una villa inserita in uno complesso residenziale con piscina riscaldata e giardino.

Questo ci ha consentito di avere facilmente momenti di relax con cui intervallare le giornate di visita.

L’isola è lunga circa 70 km e l’aeroporto internazionale è collocato più o meno nel centro, a pochi km da Arrecife che ne è capoluogo.

Una delle destinazioni migliori per il soggiorno è sicuramente Playa Blanca, nell’ estremo sud dell’isola, questo in quanto dotata di tutti i servizi turistici, ma anche di negozi e supermercati oltre che bar e ristoranti di ogni genere.

I trasporti sull’isola sono efficienti e servono le principali attrazioni turistiche, il noleggio di un’ automobile è tuttavia consigliata se si intende raggiungere autonomamente alcune spiagge o particolari percorsi.

Cosa vedere

Nei dintorni di Playa Blanca vale la pena di visitare il Parco Nazionale los Ajaches (ingresso 3 euro, su strada sterrata) dove è possibili effettuare brevi trekking con cui raggiungere le diverse spiagge della costa denominata Punta Papagayo. Anche se ci si trova sull’Oceano Atlantico risulterà piacevolissimo fare il bagno, possibile anche nei mesi freddi.

Le varie spiagge presentano sabbia finissima dai colori incredibili e distano circa 15/20 minuti di cammino l’una dall’altra.

A pochi km a nord di Playa Blanca si estende il Parco Nazionale Timanfaya, il più bello e importante dell’isola.

Il parco è nato per proteggere una vasta area dove sono presenti numerosi crateri da cui sono scaturite imponenti eruzioni nel corso dei millenni e che hanno generato un panorama unico.

Qui è possibile effettuare vari tipi di escursioni, da un trekking di circa 3 ore (per maggiori di 16 anni), all’escursione a dorso di dromedario lungo le dune formatesi ai margini dei campi di lava, ma l’escursione che tutti dovrebbero effettuare è la visita alla Montañas del Fuego.

Sulla cima del vulcano principale partono infatti escursioni guidate a bordo di autobus, che portano i visitatori lungo tortuose stradine create su e giù per i vari crateri e che offre una visione d’insieme del parco con panorami unici.

Una volta terminata la visita sarà possibile assistere a vari fenomeni geotermici generati dalle altissime temperature tuttora presenti nell’interno del vulcano.

Nella parte nord dell’isola è presente la Queva de los Verdes, una cavità sotterranea scavata dal magma nel corso delle varie eruzioni e visitabile a piedi con un percorso che dura circa 1 ora. A pochi km dall’uscita della cavità nella zona di Orzola si trova il Mojon Blanco, una laguna creata dalla lava che indurendosi a contatto con il mare, ha separato l’oceano da questa enorme piscina naturale con acqua cristallina e fondale bianchissimo, questo grazie alla sabbia trasportata dal vento dal vicino deserto del Sahara.

Dal porto di Orzola partono i traghetti per La Graciosa, isola disabitata che si trova proprio di fronte e che presenta spiagge incontaminate.

Dall’estremo nord di Lanzarote e rientrando verso sud, è possibile fare tappa alla Casa Museo di Cèsar Manrique, l’artista poliedrico (pittore, scultore e architetto) nato e vissuto a Lanzarote, che ha contribuito a creare l’immagine attuale dell’isola.

Sulla costa ovest segnaliamo la spiaggia di Caleta de Famara, nota soprattutto per le scuole di Surf e dove il vicino borgo di pescatori è meta di viaggiatori e hippyes attratti dalla sua atmosfera rilassata.

A sud del parco Timanfaya è possibile fare sosta alle Saline Janubio ma soprattutto alla vicina spiaggia nera che offre un eccellente contrasto di colori.

L’isola offre molte altre attrazioni come parchi acquatici, percorsi trekking e strade dedicate in particolare ai ciclisti.

Nell’interno esiste una zona vinicola dove le diverse cantine (bodega) propongono la vendita dei vini prodotti sul suolo ricco di pietra lavica abbinandoli a tapas fatte con formaggi di capra e salumi dell’isola.

Lo scenario è molto pittoresco con migliaia di costruzioni in pietra a forma di mezzaluna, costruite per proteggere dal forte vento ogni singola pianta di vite.

Dal punto di vista culinario l’isola offre gustosissime ricette sia di pesce che di carne, oltre alle più note ricette della cucina iberica. In particolare abbiamo gradito il coniglio sia fritto che alla brace, le lapas al mojo verde, il formaggio di capra fritto e lo stufato di ceci.

Se hai deciso che questo è il viaggio che fa per te e desideri avere ulteriori informazioni più dettagliate, puoi inserire un tuo commento a questo articolo oppure puoi inviare la tua richiesta via mail all’ indirizzo del blog: diariodibordo3@gmail.com

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