Breve viaggio nel paese con la maggior biodiversità del pianeta.
La Colombia è stata per lunghi anni una meta chiusa al turismo internazionale a causa del conflitto civile in atto in alcune aree del paese tra le forze governative e le forze guerrigliere rivoluzionarie. Il conflitto è ormai in via di risoluzione e la Colombia è tornata ad essere una meta ricercata dai viaggiatori amanti dell’ America del Sud e dei tropici, come è giusto che sia.
Il paese gode di una collocazione geografica tale che, come indicato nel nostro sottotitolo, presenta condizioni climatiche e naturalistiche molto distinte tra loro.
Affacciata su due diversi mari, l’Oceano Pacifico a ovest ed il Mar dei Caraibi a nord, adagiata lungo la prima parte della cordigliera Andina che taglia longitudinalmente tutto il continente, presenta vaste aree tropicali coperte da foreste, compresa quella Amazzonica nella parte più a sud del paese, città di origine precolombiana, montagne con vette che superano i 5.000 metri, piantagioni di caffè, città dell’epoca coloniale spagnola, il tutto accompagnato dall’allegria e dalla giovialità di una popolazione che presenta origini molto variegate.
La Colombia offre veramente molto al turista che decide di visitarla e non deluderà le vostre aspettative con tradizioni culturali come la musica, il ballo, la letteratura, la pittura ed il cibo.
Il nostro viaggio è stato effettuato nel 2015 e per motivi di tempo a disposizione si è limitato alla visita della capitale Bogotà, dei suoi dintorni come la cittadina di Zipaquirà sino alla città di La Mesa, e la costa caraibica presso la splendida città coloniale patrimonio mondiale dell’Unesco Cartagena de Indias.

Bogotà si trova a circa 2.600 metri di altitudine, nella parte centrale dell’ altopiano denominato Cundiboyacense. E’ la terza capitale più ad alta quota del Sud America dopo La Paz e Quito e per tale motivo le condizioni climatiche non sono prettamente idilliache.
Trovandosi poco al di sopra dell’ equatore non ha una vera e propria separazione tra le stagioni, per cui a parte la maggior piovosità dei mesi che vanno da marzo a ottobre (l’ inverno australe) le temperature non salgono mai oltre i 20 gradi anche se difficilmente scendono sotto i 10 gradi.
Nel periodo tra dicembre e gennaio si concentrano la maggior parte delle giornate di sole per cui fate attenzione, è sole da 2.600 metri e quando colpisce lascia il segno.
Città con 8 milioni di abitanti, presenta un centro storico molto concentrato da cui partono concentrici quartieri che si allargano a dismisura verso le periferie.

Muoversi a Bogotà non è generalmente comodo visto il traffico particolarmente congestionato ma due buone alternative possono essere rappresentate da:
- TransMilenio
- Bicicletta
Il primo è una sorta di metropolitana di superficie, costituita da autobus rossi che corrono in lungo ed in largo su corsie preferenziali e che fermano a stazioni del tutto simili alle nostre metropolitane con tanto di tornelli e scale mobili. Una tratta su questo mezzo di trasporto vi farà subito sentire abitante di Bogotà.
Il secondo è una delle passioni, oltre al calcio ed al ballo, più diffuse tra la popolazione: il ciclismo. E’ risaputo infatti che molti corridori professionisti che partecipano a gare come il Giro d’ Italia o il Tour de France provengono da questa nazione, ma forse non tutti sanno che Bogotà è la città al mondo con più chilometri di piste ciclo pedonali. La domenica mattina molte strade in diversi quartieri sono addirittura chiuse al traffico per consentire la libera circolazione delle biciclette.


La parte storica della città è costituita dal quartiere della Candelaria dove si concentrano stradine lastricate, negozietti, bar e ristoranti. Non lontano la Piazza Bolivar de Bogotà con la cattedrale, i palazzi governativi, il Museo Botero che custodisce le opere più importanti del noto pittore contemporaneo, famoso per le forme tondeggianti delle sue modelle ed il famoso Museo del Oro, la più grande raccolta di oggetti d’oro dell’ era incaica e precolombiana di tutto il Sud America.


Prendete una mezza giornata per una visita al Santuario di Monserrate che dall’alto dei suoi 3.152 metri domina la città e offre uno sguardo dall’alto sulla sconfinata metropoli sottostante. Potete scegliere di salirci a piedi ma per i meno allenati è disponibile un emozionante viaggio in funicolare.
I quartieri della città sono numerosi e molto moderni con immensi parchi pubblici attrezzati per i giochi dei bambini o per scampagnate domenicali, tra tutti segnaliamo il Parque Metropolitano Simon Bolivar, ma anche ristoranti e negozi.
Anche centri commerciali all’avanguardia sono sempre più diffusi come CC Santa Fè.


Ovviamente come in tutte le grandi città, ci sono quartieri dove è sconsigliabile la visita se non accompagnati.
Uscendo dalla metropoli è possibile organizzare brevi escursioni come quella a Zipaquirà, circa 2 ore di auto in direzione nord, dove è possibile visitare la Cattedrale di sale, un’ immensa costruzione sotterranea che è stata adibita a chiesa cattolica e museo.



Nella cittadina è piacevole passeggiare per le vie del centro e fermarsi a gustare un piatto di carne allo spiedo servito con patate dolci, riso e fagioli oltre alle immancabili Arepas, che sono un mix tra frittelle e omelette a base di mais e formaggio.
In direzione ovest può essere presa in considerazione un’ escursione lungo le tortuose strade che attraverso la lussureggiante foresta scendono alle quote più basse di La Mesa, cittadina dove le temperature ricordano molto di più i tropici rispetto alla fredda Bogotà.
Anche qui, oltre che un tuffo in piscina, può essere piacevole una passeggiata per il mercato o un pranzo tipico a base di carne, riso, fagioli di ogni tipo e frullati di frutta strepitosi.



Dopo la visita della zona di Bogotà, con volo di linea interno, ci siamo diretti sulle coste settentrionali affacciate sul Mar dei Caraibi per visitare la più affascinante delle città coloniali dell’ epoca spagnola, Cartagena de Indias.



La città, cinta da antiche mura che costituivano la fortezza, è un vero gioiello oltre che un’ esplosione di colori data dalle facciate delle case, dai fiori che adornano i loro balconi, dalle sorridenti e variopinte donne di colore che portano in equilibrio sul capo cesti stracolmi di frutta.
Come in molti paesi dal clima tropicale, la frutta che è possibile acquistare per strada è qualcosa che noi europei abbiamo dimenticato da parecchio tempo, maturata al sole sino al momento giusto per essere raccolta, ha un sapore straordinario che non ha nulla a che vedere con quella che ha affrontato un volo intercontinentale, ancora acerba, per giungere sulle nostre tavole.
Banane, Ananas, Mango, Granadilla, Maracuja, Guanabana, Papaja e molti altri frutti non comuni per noi sono una vera esperienza paradisiaca. Non a caso i succhi di frutta o i frullati sono la bibita più diffusa in Colombia anche tra gli adulti.
Cartagena è nettamente divisa in due, la città vecchia costituita da strette viuzze, piazze ombreggiate e locali tradizionali, e la città nuova costellata di grattacieli che si affacciano sul mare lungo la spiaggia di Boca Grande. Qui si svolge tutta la vita notturna della zona con alberghi, ristoranti e locali da ballo.
Anche la spiaggia che và in direzione nord è molto frequentata dai turisti e, vista l’assenza di locali e ristoranti, è privilegiata da chi preferisce maggior tranquillità.


In questa zona sono concentrati molti hotel di lusso delle maggiori catene internazionali.
Da non perdere la visita alle mura e i bastioni che una volta proteggevano la città dall’assalto dei pirati, oppure il castello che dall’alto della collina offre uno splendido colpo d’ occhio sulla costa.


Per chi non soffre il mare, consigliamo un’ uscita in barca per visitare una della isole che costituiscono le Isole del Rosaio, arcipelago di piccole isolette a pochi chilometri dalla costa ed immerse nel cristallino Mar dei Caraibi.
La nostra visita in Colombia si è limitata a queste poche mete ma, in una prossima e probabile occasione non mancheremo di visitare:
- La città di Medellin
- La città di Cali
- La zona cafetera con le sue splendide piantagioni di caffè
- La Ciudad Perdida, immersa nella foresta, uno dei siti archeologici più antichi e affascinanti del Sud America
- Il carnevale di Barranquilla
- Le spartane isole di Providencia e San Andres, sperdute a nord nel Mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Nicaragua
Se hai deciso che questo è il viaggio che fa per te e desideri avere ulteriori informazioni più dettagliate, puoi inserire un tuo commento a questo articolo oppure puoi inviare la tua richiesta via mail all’indirizzo del blog: diariodibordo3@gmail.com
Non credo di poter inserire questo viaggio nelle mie prossime mete, ma è davvero una meta molto interessante da tenere presente, prima o poi. Grazie
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Non si sa mai nella vita, ti auguriamo di tovare l’occasione giusta e vedrai che non resterai delusa! 😀😎
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Ho letto con grande attenzione: sarà il mio viaggio per la prossima estate e mi sto già preparando…
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Che invidia! Attendiamo anche i tuoi suggerimenti già che noi abbiamo ancora parecchio da visitare in questo fantastico paese.
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